Africa Nera o Africa Colorata?

Nel 2006 ho trascorso l' Estate in Congo, lungo le sponde del lago Kivu, nei pressi di Goma.



Vivevo in un piccolo villaggio di case di fango  pieno di bambini!
Ogni mattina passeggiavo lungo la costa e mi fermavo a dipingere acquarelli nei posti dove la luce era più bella.

I bambini del villaggio mi seguivano fermandosi a guardare solo da lontano, senza avvicinarsi.

Quando mi accorgevo della loro presenza sorridevo e provavo ad interagire senza grandi risultati.
Con il passare dei giorni cominciarono ad avvicinarsi di più e poco a poco presero confidenza.
Erano stupiti e attratti dalla pittura, non credo avessero visto prima  colori e pennelli.

Una mattina, ho portato carta in gran quantità, quando arrivarono i bambini ho distribuito i fogli bianchi e li ho invitati a mescolare l' acqua con il colore e a tracciare i primi segni con il pennello sulla carta.



La meraviglia e la  gioia con la quale hanno dipinto mi ha riportato al vero senso dell' arte:
la necessità di espressione e di memoria che ci portiamo dentro dai tempi delle grotte di Altamira.

Da quel giorno ogni mattina che andavo a dipingere ritornavano i bambini del villaggio sempre più numerosi ed io sempre davo loro colori e fogli.



Non potevano dipingere tutti contemporaneamente perchè non c'erano abbastanza pennelli, allora a turno uno dipingeva, altri sostenevano i fogli come fossero un cavalletto, altri tenevano il bicchieri dell' acqua e lavavano i pennelli, qualcuno semplicemente guardava.

In poco tempo avevamo dato vita ad una vera e propria Scuola d' Arte per bambini nel cuore dell' Africa.

Io non parlavo una parola di Swahili ma in qualche modo riuscivamo a capirci attraverso il disegno e il colore.

E' stata un' esperienza indimenticabile!







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