l'8 gennaio scorso, nel giorno della festa del battesimo del Signore, è stato battezzato nostro figlio Santiago da Papa Francesco, nella Cappella Sistina, un vero regalo di Dio.
Il Papa come successore di Pietro ha ricevuto da Cristo il compito di confermare i fratelli nella fede e noi confermati nella fede da Papa Francesco trasmettiamo la fede ai nostri figli: è un meraviglioso passaggio di testimone che da Cristo arriva fino a noi, qui, oggi.
In questo fondamentale compito della trasmissione della fede ai figli mi sento debolissimo e inadeguato ma sono certo che la grazia del Signore colmerà le mie mancanze e contraddizioni, e questo mi dà una grande pace. Secondo Anassimandro ogni nascita deve pagare il prezzo dell’ingiustizia che inevitabilmente produce, Cristo ha pagato per noi questo prezzo; siamo tutti debolissimi e nasciamo con una natura umana decaduta, contaminata e imperfetta.
Come genitori cristiani non possiamo limitarci ad insegnare loro a pregare, dobbiamo essere testimoni credibili. Vivere il battesimo ogni giorno significa rivestirci di Cristo che ci guarisce dal ripiegamento in noi stessi, ci distoglie dall’affarismo materiale che sempre ci circonda, ci abbassa e ci toglie la gioia ci strappa alla rassegnazione, all’accomodamento del quotidiano e ci spinge verso l’alto e verso l’altro. Ha scritto San Giovanni Paolo II: "L’uomo non è lasciato solo a tentare in mille modi spesso frustrati un'impossibile scalata al cielo Egli versa la divinità nel cuore malato dell'umanità”
Mi colpisce che il sigillo del Battesimo non viene cancellato da nessun peccato, sebbene il peccato impedisca al Battesimo di portare frutti di salvezza. In quest’ottica è ancora più chiara la Misericordia di Dio che solo desidera per noi un’esistenza libera, piena di senso che porti frutto, fuori da leggi e moralismi, per questo il battesimo è un dono e non presuppone meriti umani.
San Gregorio da Nizza diceva che Dio non ci comanderebbe di volare se non ci avesse fornito al contempo un paio di ali.
“Tale realtà stupenda di essere figli di Dio comporta la responsabilità di seguire Gesù, il Servo obbediente, e riprodurre in noi stessi i suoi lineamenti: cioè mansuetudine, umiltà, tenerezza. E questo non è facile, specialmente se intorno a noi c’è tanta intolleranza, superbia, durezza. Ma con la forza che ci viene dallo Spirito Santo è possibile!”