La Bellezza è Relazione, Equilibrio di Contrasti



Io sono un pittore e so bene che l'armonia non si trova nell'assenza di contrasti, si trova invece nell'equilibrio di contrasti.


Trovare questo equilibrio è un' arte perchè l'arte è relazione.


Quando dipingo mi rendo conto di quanto sia difficile armonizzare i colori, le linee e le forme della pittura; Se manca armonia il quadro è un caos senza bellezza, ogni elemento cerca di sopraffare l' altro, i colori si disturbano vicendevolmente.

Quando invece riesco ad armonizzare i contrasti, ogni colore, mantenendo la propria identità, canta la meraviglia dell' altro, tutte le linea e tutte le forme si valorizzano reciprocamente e così appare la Bellezza!

Cercare la Bellezza dovrebbe essere il compito di ogni uomo, non solo degli artisti.

Se difendere la vita e la Bellezza significa dissentire da ideologie varie, manifestiamo il nostro dissenso, senza paura, senza vergogna, con semplicità, con fermezza, con amore;
Non si può amare avendo paura del conflitto. Perchè tanta paura delle differenze? Siamo ossessionati dalla negazione della differenza nel nome dell'uniformità e dell'allineamento ad un pensiero medio collettivo.

E' facile riconoscere un' ideologia; nonostante tanti cuoricini e arcobaleni non può sopportare chi non la condivide, l' ideologia è educata ma intollerante, rispettosa ma intransigente, democratica ma impositiva. Ma come può la tolleranza mostrarsi allergica alla differenza di opinioni?


Il vero progresso passa sempre per la difesa e tutela dei più piccoli, non si può rinunciare a lottare in difesa della vita in nome del "dialogo ad ogni costo".


I nostri tempi hanno bisogno di cuori ardenti e spiriti vivi per non cedere alla tiepidezza!






Dedicato alle donne

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni.
Però ciò che è importante non cambia; 
Non lasciare che si arruginisca il ferro che c’è in te.

Quando a causa degli anni 
non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Pero` non trattenerti mai!
Madre Teresa di Calcutta





Grazie a te, donna-madre, che ti fai grembo dell'essere umano nella gioia e nel travaglio di un'esperienza unica, che ti rende sorriso di Dio per il bimbo che viene alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi, sostegno della sua crescita, punto di riferimento nel successivo cammino della vita.
Grazie a te, donna-sposa, che unisci irrevocabilmente il tuo destino a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della comunione e della vita.
Grazie a te, donna-figlia e donna-sorella, che porti nel nucleo familiare e poi nel complesso della vita sociale le ricchezze della tua sensibilità, della tua intuizione, della tua generosità e della tua costanza.
Grazie a te, donna-lavoratrice, impegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per l'indispensabile contributo che dai all'elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del « mistero », alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità.
Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani.

Giovanni Paolo II




Senza le donne, il mondo sarebbe sterile: portano la vita e ci trasmettono la capacità di vedere oltre, capire il mondo con occhi diversi, un cuore più creativo, paziente e tenero…
il femminismo, come filosofia unica, non fa alcun favore a chi dice di rappresentare, perché pone le donne su un piano di lotta rivendicativa mentre la donna è molto più di questo. La campagna delle femministe degli anni Venti ha ottenuto ciò che volevano ed è finita lì, ma neanche una filosofia femminista costante dà alla donna la dignità che merita. In modo caricaturale, direi che corre il rischio di trasformarsi in un maschilismo in gonnella 

Papa Francesco



Solo salvando se stesse le donne potranno salvare il mondo. Questa è l’ epoca in cui si mette tutto in mostra alla finestra per occultare il vuoto della stanza.

Dalai Lama



 Come non può fare a meno della luce, dell’ ossigeno e delle vitamine,
l’ uomo – nessun uomo – può fare a meno del Femminino.
Per quanto fondamentale sia, la maternità della donna non è quasi nulla a confronto con la sua fecondità spirituale. La donna fa sbocciare, sensibilizza, rivela a se stesso colui che l’ avrà amata. 

“Posta tra Dio e la Terra, come una regione di comune attrazione,
io faccio venire l’ una verso l’ altra, appassionatamente.” 

Theilard de Chardin

  

Non è soltanto carnalità o sensualità, o attrazione della bellezza; la figura femminile è simbolo di sogni e desideri, è un’immagine evanescente, che non si riesce mai a raggiungere fino in fondo: è il sogno, è la speranza, è il desiderio. 

Vittorio Sgarbi



Gli altri uomini vedono in te una bellezza che dileguerà più veloce dei
loro anni. Ma io vedo in te una bellezza che non svanirà, e nell' autunno
dei tuoi giorni quella bellezza non avrà timore di guardarsi nello specchio,
e non ne riceverà offesa. Solo io amo in te ciò che non si vede.

Khalil Gibran




 Il desiderio di bellezza in fondo è anelito di unità.
L' aspirazione all' unità, così come alla bellezza
sorge dall' interno del cuore umano.
Vi è unità quando tutte le realtà si completano
e formano un insieme armonico, una perfetta sinfonia.
Questa unità è reale quando ciascun
essere svolge la funzione che gli è propria,
quando può dare ciò che è al mondo.
L' unità, correttamente intesa, non è mai dissoluzione
degli esseri, tantomeno negazione della loro singolarità.
L' unità è vincolo, ma un vincolo che rispetta ciascuna
singolarità. L' unità esige paradossalmente la differenza,
ma una differenza che è vissuta in modo complementare.
L' alternanza tra opposti è ciò che rende bello il mondo.
Il maschile e il femminile sono diversi,
ma si completano, ed entrambi sono necessari
perchè nascano nuove forme di vita.

F. Torralba

  


Non si può parlare di un occhio limitandoci a descrivere l' iride,
la retina e la pupilla senza parlare della vista; così non si può parlare di
una donna e del suo corpo, senza parlare anche del femminino, dell’ essenza della sua anima, delle caratteristiche eterne ed immutabili che la distinguono nel comportamento, nell’animo e nel gusto, oltre la moda e il costume. 

Francesco Astiaso Garcia



Come sei bella, amica mia, come sei bella!
I tuoi occhi sono di colomba. I tuoi capelli sono fili di porpora:
tra le sue trecce si è impigliato un re.
I tuoi denti sono come un gregge di pecore che salgono dal bagno prima della tosa.
Le tue labbra sono come un nastro scarlatto e una delizia è la tua bocca.
Il tuo collo è come la torre d' avorio, i tuoi occhi sono come i laghetti di Chesbon.
I tuoi seni sono come due cerbiatti, gemelli di gazzella, che pascolano tra i fiori di loto.
Le curve dei tuoi fianchi sono come monili fatti da mano d' artista.
Tutta bella tu sei amica mia, non c' è macchia in te!!
Sorella mia e sposa; è dolce più del vino il tuo amore, più fragranti di ogni aroma i tuoi profumi.     
Stilla nettare dalle tua labbra o sposa;
Alzati, vento astro e vieni; soffia nel mio giardino e fanne spandere i profumi.
Mangiate, amici, bevete; ubriacatevi d' amore!

Il Cantico dei Cantici




1 Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle.

Apocalisse




« L'incarnazione del cristianesimo implica una soluzione armoniosa del problema dei rapporti fra individuo e collettività. Armonia in senso pitagorico: giusto equilibrio dei contrari. È precisamente di questo che gli uomini hanno sete oggi.»   Simone Weil


Simone Weil non concepisce la finalità morale in termine di diritti, bensì di doveri. In quest'ottica si colloca una affermazione contenuta nei Quaderni, «Non credere di avere dei diritti», ispiratrice di parte del femminismo italiano, che invita a cogliere il valore delle differenze a partire da quella femminile, anziché accanirsi a rivendicare l'uguaglianza, pur nell'attenzione a tutte le disparità che, producendo squilibri, sollecitano la costruzione di ponti e mediazioni.