Trascrizione del discorso
introduttivo alla Mostra collettiva di arti visive "DIETRO IL SIPARIO" promossa dall'Associazione culturale Il
Salotto di Diotima tenutasi venerdì 17 maggio, Presso l’Ateneo Pontificio
Regina Apostolorum:
Sono molto contento di essere qui
con voi questa sera per l’affetto e l’amicizia che ci lega ormai da anni e per
la bellezza del tema di questo nostro evento!
Mio padre mi ha rimarcato sempre
l'importanza di fare del bene nel segreto, di tenere nascoste alcune cose
buone, di riservarle al mio rapporto con Dio e con la mia coscienza; perché il
bene fatto nel segreto, appunto dietro il sipario, è il bene più nobile.
Questa mostra vuole mettere in
evidenza proprio questo aspetto della maternità: il lavoro amorevole che esiste
dietro il sipario, il grande impegno nascosto di ogni madre, che senza clamore,
senza cercare un tornaconto, garantisce il funzionamento di una casa, la
crescita serena dei figli e porta armonia in famiglia. È un tema meraviglioso
ed originale che mi ha rapito subito!
Preparando questa mia riflessione
mi è tornato alla mente un aforisma scritto da Pascal: “Diventeremo di buon grado vigliacchi pur di
acquistare così la reputazione di essere coraggiosi".
Parole agghiaccianti che esprimono
bene il paradosso dell'ipocrisia umana, alla quale nessuno è immune. Essere o
Apparire, questo è il problema!
L'onore non coincide quasi mai con la reputazione; l'onore
dipende dalle effettive virtù della persona, non da quello che gli altri
pensano di noi. La nostra società è basata sulla reputazione, il nostro mondo
si regge quasi esclusivamente sulla reputazione; per questo succede che
emergano i peggiori tra gli uomini.
Certamente in ogni epoca l'uomo ha
subito l'influenza del narcisismo e dell'apparire, ma oggi, immerso
costantemente nella comunicazione telematica, vive tutto questo all'ennesima
potenza. Siamo arrivati a preoccuparci maggiormente di dare alle persone
un'immagine felice della nostra vita piuttosto che preoccuparci della felicità
stessa, della nostra esistenza.
Cosa è più importante, ostentare i
nostri nuovi pantaloni firmati Armani, o vestire con stile? Mostrare ai nostri
amici di aver appeso nel nostro salone un quadro firmato Pollock, o arredare la
casa con gusto? Pubblicare un selfie che ci ritrae bevendo Chardonnay o goderci
un buon vino?
È più importante condividere ciò
che abbiamo con chi ne ha bisogno o assicurarci la fama di benefattori?
Dorian Grey nell'omonimo capolavoro
di Oscar Wilde chiede all'amico pittore di immortalare sulla tela la sua
immagine, nel momento di massimo splendore, affinché tutti ne possano ammirare
la bellezza; se ne innamora poi al punto di crederla più importante della sua
stessa anima. Vende allora la bellezza della sua anima e quindi della sua
autentica persona in cambio della bellezza del suo apparire.
Oggi il rischio è che lo schermo del computer o del telefono sostituisca
la tela del ritratto di Dorian Grey e che il Web seducendoci con tutte le sue
piattaforme sociali diventi feticcio dell'immagine che vogliamo dare di noi
stessi.
Non si vede bene che con il cuore,
perché l'essenziale è invisibile agli occhi diceva il Piccolo Principe nella
sua autentica innocenza, c'è ancora qualcuno disposto a crederlo? Chi di noi
sarebbe disposto ad essere reputato vigliacco pur di conservare in cuor suo il
coraggio? Chi accetterebbe di essere giudicato come un bugiardo e un falso pur
di perseguire la verità e la giustizia?
Le uniche forse ancora capaci di
farlo sono proprio le mamme, colme di quella virtù eroica di chi è disposto a
diminuire affinché qualcun altro possa crescere. Un amore dunque che non cerca
il proprio interesse, un amore che prescinde dai meriti, un amore pieno di
dignità ed onore che non si preoccupa dei giudizi o della reputazione. Un amore
che ci consegna un messaggio tanto fuori moda, quanto assolutamente urgente e
necessario: servire è regnare!
Che messaggio meraviglioso questo,
in un tempo caratterizzato da una comunicazione planetaria che si distingue per
un bullismo abnorme, raccapricciante, tragico.
Un grazie a voi, cari artisti, per
avermi invitato a questo significativo evento culturale, ed un grazie
soprattutto alle mamme per il loro insostituibile amore, DIETRO IL SIPARIO.
Francesco Astiaso Garcia