Amare la Vita



ABORTO 

Qualche anno fa sono stato invitato ad esporre alcuni quadri in una mostra che aveva come tema "Il Rispetto della Vita"; ho accettato volentieri perché sento la pittura come un canale privilegiato per parlare al cuore dell’ uomo.

L’ accostamento dei quadri che ho portato ha fatto molto discutere. Si trattava di quattro opere, due sull’aborto, una sul genocidio in Rwanda e una raffigurante un crocifisso trasfigurato.

Cos’è che ha infastidito tanti e non è stato  accettato al punto da ritenere necessaria una censura?
L'accostamento tra l’aborto e il massacro tra Utu e Tuzi nell'ambito di un evento sul rispetto della vita.

Recenti studi affermano che in Francia, novantasei  gravidanze con sindrome di Down su cento, vengono interrotte; ci troviamo davanti a delle vere e proprie forme di "eugenetica democratica".

Cosa significa rispettare la vita?
Ci sono vite che valgono di più e vite che valgono di meno?

Perchè il genocidio in Rwanda è universalmente riconosciuto come un orrore che non si dovrà più ripetere mentre l' aborto è ritenuto da tanti un diritto necessario a garantire il "rispetto della vita"? La mia non voleva essere una denuncia o un'accusa, semplicemente desideravo proporre una riflessione sincera ed aperta. 

Cos'è allora il rispetto della vita? 

Chi lo stabilisce?

MEMENTO ( RWANDA)


Io mi limito a raccontare una storia di vita;
Il crocifisso che avevo dipinto è stato rimosso e ai due quadri sull'aborto è stato cambiato il titolo, ritenuto troppo forte.

Recentemente ho letto un messaggio di Papa Francesco molto chiaro al riguardo:

"...non è progressista pretendere di risolvere i problemi eliminando una vita umana, è il comportamento dei mafiosi: c' è un problema, facciamo fuori questo.
Occorre prendersi cura dei più deboli...tra questi deboli ci sono anche i bambini nascituri che sono i più indifesi e innocenti di tutti, ai quali oggi si vuole negare la dignità umana al fine di poterne fare quello che si vuole, togliendo loro la vita e promuovendo legislazioni in modo che nessuno possa impedirlo; non è una questione di modernità, perchè nel pensiero antico e nel pensiero moderno la parola uccidere significa lo stesso.
Il gradi di progresso di una civiltà si misura proprio dalla capacità di custodire la vita, soprattutto nelle sue fasi più fragili e di combattere contro gli attentati alla vita in tutti i suoi aspetti:
E' attentato alla vita la piaga dell' aborto. E' attentato alla vita lasciar morire i nostri fratelli sui barconi nel canale di Sicilia. E' attentato alla vita la morte sul lavoro perché non si rispettano le minime questioni di sicurezza. E' attentato alla vita la morte per denutrizione. E' attentato alla vita il terrorismo, la guerra, la violenza; ma anche l' eutanasia.
Amare la vita è sempre prendersi cura dell'altro, volere il suo bene, coltivare e rispettare la sua dignità trascendente".

A mio parere viviamo in una società fortemente ipocrita e buonista, dove spesso si predilige il rispetto di un toro da corrida a quello di un bimbo in gestazione, farlo notare rientra nei compiti non popolari di un artista che cerca la verità e la bellezza; dobbiamo sempre saperci schierare dalla parte dei più deboli, dalla parte dei più piccoli, dobbiamo fare scelte coraggiose e sapere andare controcorrente!


Se difendere la vita e la Bellezza significa mostrare le incongruenze dei nostri tempi, mostriamole! Se difendere la vita e la Bellezza significa dissentire da ideologie varie, manifestiamo il nostro dissenso!
Dobbiamo essere creativi, e non conformarci al pensiero collettivo del politicamente corretto.
Dobbiamo fuggire da ogni forma di preconcetto o ideologia, altrimenti anche le buone battaglie rischiano di essere strumentalizzate, l'armonia presuppone sempre una visione d'insieme, a tal proposito ho apprezzato molto le parole del Cardinal Gualtiero Bassetti:

"Non ci si schiera credibilmente accanto al malato terminale se non si ha a cuore il destino del migrante...Non è in alcun modo giustificabile chiudere gli occhi su un aspetto e considerare una parte come il tutto. Un bambino nel grembo materno e un clochard, un migrante e una schiava della prostituzione hanno la stessa necessità di essere difesi nella loro incalpestabile dignità personale. E di essere liberati dalla schiavitu' del commercio del corpo umano, dal l'affermazione di una tecnoscienza pervasiva e dalla diffusione di una mentalità nichilista e consumista."

Il vero progresso passa sempre per la difesa e tutela dei più piccoli, non si può rinunciare a lottare in difesa della bellezza dei piu piccoli; i nostri tempi hanno bisogno di cuori ardenti e spiriti vivi per non cedere alla tiepidezza!


ABORTO (Particolare)

STIGMATE 

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