La Nonna Surrealista



Qualche anno fa, camminavo per le viuzze di Spoleto, senza sapere dove fossi diretto, con il temperamento di chi si sente nel posto giusto al momento giusto. Mi sono seduto a riposare al sole, quando si è affacciata da una piccola finestra di una piccola casa, un'anziana signora che, con tutta naturalezza, ha steso ad asciugare un paio di pantaloni; poi è rientrata lasciando la finestra semi aperta.

Non ho fatto altro che prendere la mia macchina fotografica e scattare questa foto, un piccolo miracolo.
Quella signora aveva creato involontariamente un'opera d'arte surrealista molto simile alle sculture e i disegni con i cassetti di Salvador Dalì, che hanno origine dall’influenza di Freud e della psicanalisi: “il corpo umano è pieno di cassetti segreti che solo la psicanalisi è in grado di aprire”.

I cassetti e le finestre simboleggiano i desideri nascosti e i nostri sogni più profondi, i ricordi e il subconscio, esprimono la nostra naturale tendenza a esplorare quanto vi è di chiuso e il fascino del mistero; Dalí li rappresenta spesso leggermente aperti, a suggerire che i segreti che essi custodiscono sono ormai noti e non vi è più bisogno di temerli. 




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