Ho sognato un mondo

 

    
                                                   impermeabili ad ogni ideologia


Ho sognato un mondo

impermeabile ad ogni ideologia;


Ho sognato un mondo

in cui non ci sia guerra invocata in nome della pace;


Ho sognato un mondo

dove chi persegue la tolleranza e il rispetto di ogni uomo, rifugga ogni strumentalizzazione preconcetta;

 

Ho sognato un mondo

che non discrimini in nome della lotta alla discriminazione;

 

Ho sognato un mondo

nel quale l’anticonformismo non sia solo una facciata conformata quasi sempre al pensiero dominante;

 

Ho sognato un mondo

dove chi prega la madonna e brandisce il rosario non respinga con arroganza forestieri e migranti aizzando sospetti, divisioni, paura e ostilità;

 

Ho sognato un mondo

dove chi vuole tutelare le radici cristiane non lo faccia rinnegando il vangelo;

 

Ho sognato un mondo

dove chi difende la vita dei panda in estinzione, non favorisca sempre e comunque l'aborto e l'eutanasia come scelte di civiltà;

 

Ho sognato un mondo

in cui nessuno mai si azzardi a giustificare odio e violenza in nome di Dio e della religione, ergendo muri e alimentando  rivalità e chiusure;

 

Ho sognato un mondo

in cui chi difende la vita nel grembo materno, si schieri, con la stessa passione, al fianco dei clochard, delle prostitute, degli zingari, dei poveri e stranieri;

 

Ho sognato un mondo

dove le nuove generazioni sensibili all'ambiente siano anche disposte a rinunciare a qualcosa del loro esigente e conformista stile di vita;

 

Ho sognato un mondo

dove chi si schiera accanto ai poveri, agli zingari, ai rifugiati, abbia a cuore anche la tutela della vita dei più deboli, indifesi e portatori di handicap, in ogni momento, dal concepimento fino alla morte;

 

Ho sognato un mondo

in cui tutti si sentano corresponsabili della custodia della bellezza e riverenza della vita; un mondo assetato di pace, giustizia ed equità, capace di guardare chi è diverso come un fratello, nel profondo rispetto di tutta la meravigliosa ricchezza della grande famiglia umana;

 

Francesco Astiaso Garcia


Nessun commento:

Posta un commento