Riporteremo l'Arte nelle Case degli Italiani

Un dipinto non è nulla senza un contesto che lo ospita e un pubblico che lo osserva. Quante volte abbiamo sentito il ritornello:"Se un albero cade in un bosco anche se non c'è nessuno nei dintorni, fa rumore?"

Certamente il rumore esiste a prescindere da chi ascolta e la bellezza a prescindere da chi guarda ma non si scrive una canzone per cantarla sotto la doccia o una poesia d'amore senza un'amata a cui dedicarla, allo stesso modo non si dipinge un quadro senza un pubblico a cui rivolgersi e una parete per offrirglielo.


Ovvio direte voi, eppure  conosco decine e decine di artisti che continuano ad accumulare tele, quadri e disegni in soffitta o negli armadi, negando alle proprie creazioni la destinazione naturale e non mi riferisco tanto a chi dipinge per hobby ma a chi ha dedicato anni della propria vita allo studio dell'arte e della pittura.


Molti sostengono che l'arte stia passando un brutto periodo, c'è la crisi dicono, e nessuno vuole spendere nel superfluo, dicono. Ma spendere in arte è importante, altro che superfluo; Sono la bellezza, l'arte, la poesia ad aver fatto dell'Italia un grande Paese, un popolo di poeti, di artisti, di eroi...


Se non puntiamo su questi valori, saremo sempre in coda alla carovana della storia, carovana che per anni abbiamo condotto e che ora fatichiamo a seguire.

L'Italia ha bisogno di un nuovo Rinascimento culturale.

Il mio non vuole essere un discorso utilitaristico-commerciale; E' vero l'artista non si deve piegare al mercato, ma neanche deve cucirsi addosso una divisa di fierezza e solitudine da genio incompreso che sentendosi snobbato, snobba il mondo. Quanti artisti separandosi dalle persone diventano autoreferenziali e perdono completamente di vista il pubblico fruitore delle loro creazioni.


Il famoso critico d'arte internazionale Francesco Bonami afferma: "Il limite più grande dell’Italia nel rapporto con gli artisti contemporanei è quella specie di nevrosi che fa considerare Cattelan un truffatore, un ciarlatano, finché non fa una mostra al Guggenheim, con tutto il mondo dell’arte a applaudire. Allora da truffatore per l’Italia diventa santo, finalmente sdoganato dall’estero, da un’istituzione come il Guggenheim".


Dobbiamo riportare l'arte nelle case degli italiani e dobbiamo essere creativi anche in questo!

Non possiamo limitarci a dipingere bene, la creatività dobbiamo portarla fuori dal nostro studio, non cediamo alla sfiducia, non rassegnamoci all'indifferenza.

E allora uno dei compiti dell'artista è anche quello di aiutare i nostri potenziali acquirenti a capire e immaginare quanto potrebbe starci bene un nostro quadro sulle loro pareti, aiutarli a capire che investire in arte rappresenta un enorme valore aggiunto per la loro casa.


Per questo offro con le immagini sottostanti alcuni esempi di allestimenti virtuali dei mie quadri, esposti in una varietà di spazi domestici: Che ne pensate? Siete disposti a investire in arte?






































Per saperne di più visitate il sito: www.francescoastiaso.com


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