Libertà d'Espressione: Quale censura è lecita e quale no?

La Convenzione dei diritti dell'uomo, la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea e la Costituzione Italiana sottolineano la necessità ferma di tutelare il libero pensiero difendendolo da ogni censura o ingerenza ma allo stesso tempo ammettono la possibilità di restrizioni alla libertà d'espressione per garantire la salvaguardia della reputazione altrui, del buon costume e dell'ordine pubblico.

E' evidente che affrontando certi argomenti, ci addentriamo in un terreno scivoloso dai confini molto delicati; E' sempre significativo passare dall'astrazione della lettera alla concretezza della storia, perciò ritengo interessante considerare l'applicazione delle Carte sopra citate a due episodi recenti accaduti in Francia.

Il primo è una tragedia nota a tutti: l'attentato terroristico contro la sede del settimanale satirico Charlie Hebdo del 7 gennaio 2015 a Parigi.
La stampa si è stretta intorno ai giornalisti francesi assassinati:"L'attacco alla libertà d'espressione è un attacco alla libertà di tutti poichè la libertà d'espressione è il valore fondante alla base di tutte le democrazie europee."
Questo hanno scritto i principali giornali di tutto il mondo.
D'altronde si capisce, come non essere indignati di fronte ad un simile scempio!
Le parole "io sono Charlie" sono diventate il simbolo della libertà di espressione.

L'importante però è non fare confusione;
Anche il secondo episodio è avvenuto in Francia, in tempi ancora più recenti.
Mi riferisco alla decisione del Consiglio Superiore per l' audiovisivo di censurare uno spot televisivo, trasmesso in occasione della Giornata mondiale per le persone Down.

Tale spot, premiato a Cannes e diffuso anche dall'Onu, mostrava alle madri in attesa, che la vita di una persona con sindrome di Down può essere piena e appagante, senza nasconderne le difficoltà. "Cara futura mamma, non avere paura, tuo figlio potrà essere felice come lo sono io" è il messaggio finale rivolto alle gestanti.

Il Consiglio Superiore per l' audiovisivo ha vietato il filmato motivando così la censura: "indirizzandosi ad una futura madre, sembra avere una finalità ambigua e può non suscitare un'adesione spontanea e consensuale".
In altre parole il video è stato censurato perchè può offendere la sensibilità delle donne in dolce attesa di bambini Down, che hanno deciso di abortire o ancora peggio potrebbe condizionarle, influenzando la loro scelta.
Un tribunale ha recentemente confermato questa decisione di censura. 

Recenti studi affermano che in Francia, novantasei  gravidanze con sindrome di Down su cento, vengono interrotte e a tal proposito il deputato francese Olivier Dussopt ha detto:

"Quando sento che "purtroppo" il 96 per cento delle gravidanze con sindrome di Down finisce con l'aborto, la vera domanda che mi faccio è perchè ne rimane il 4 per cento"

Mi risparmio ogni giudizio, perchè sono parole raccapriccianti che si commentano da sole, parole che ci aiutano a capire come si è arrivati alla censura del video in questione.

Ci troviamo davanti a delle vere e proprie forme di "eugenetica democratica". Un saggio del dottor Brian Skotko affronta l'argomento fino a chiedersi se la sindrome di Down sparirà del tutto...ma torniamo a noi e alla riflessione sul significato profondo di libertà d'espressione. 

Dice dunque la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea: Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera. La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati. 

A questo punto è d'obbligo la domanda: La libertà d'espressione è sacra in ogni circostanza o solo quando difende vignette di pessimo gusto che non si limitano ad offendere l'uomo appartenente ad ogni fede ma arrivano ad un macabro scherno delle vittime del terremoto incitando all'odio e al razzismo? Cos'è la tolleranza, cosa il pluralismo e il rispetto di tutti?

Lo stesso Charb, il direttore di Charli Hebdo, ha affermato che l'unica limitazione riconosciuta alla libertà d'espressione è cio che stabilisce la legge, ma come scrisse Kant "la legge più rigorosa può determinare il sommo dell'iniquità".

L'interpretazione arbitraria della libertà d'espressione è una forzatura che non possiamo tacere. Questa è in fondo la pericolosissima eredità dell'illuminismo di Voltaire, riassunto molto bene dal suo motto: «La libertà per tutti, ma non per i nemici della libertà». 

Se difendere la vita e la Bellezza significa mostrare le incongruenze dei nostri tempi, mostriamole! Se difendere la vita e la Bellezza significa dissentire da ideologie varie, manifestiamo il nostro dissenso!
Dobbiamo essere creativi, e non conformarci al pensiero collettivo del politicamente corretto.
Dobbiamo fuggire da ogni forma di preconcetto o ideologia, altrimenti anche le buone battaglie rischiano di essere strumentalizzate, l'armonia presuppone sempre una visione d'insieme, a tal proposito ho apprezzato molto le parole del Cardinal Gualtiero Bassetti:

"Non ci si schiera credibilmente accanto al malato terminale se non si ha a cuore il destino del migrante...Non è in alcun modo giustificabile chiudere gli occhi su un aspetto e considerare una parte come il tutto. Un bambino nel grembo materno e un clochard, un migrante e una schiava della prostituzione hanno la stessa necessità di essere difesi nella loro incalpestabile dignità personale. E di essere liberati dalla schiavitu' del commercio del corpo umano, dal l'affermazione di una tecnoscienza pervasiva e dalla diffusione di una mentalità nichilista e consumista."

Chiedo poi ai difensori del principio di laicità francese: Chi stabilisce cosa sia politicamente corretto e cosa politicamente scorretto? Quale censura è lecita e quale no? Oggi, nel 2018, ci troviamo difronte ad un nuovo tipo di discriminazione, non più la discriminazione per il colore della pelle bensì la discriminazione per il colore delle idee.

Il vero progresso passa sempre per la difesa e tutela dei più piccoli, non si può rinunciare a lottare in difesa della bellezza dei piu piccoli; i nostri tempi hanno bisogno di cuori ardenti e spiriti vivi per non cedere alla tiepidezza!

La Bellezza dei più piccoli
"La vita vulnerabile ci indica la via d'uscita, la via per salvarci da un'esistenza ripiegata su se stessa e scoprire  la gioia dell'amore". 
Papa Francesco

Qlicca qui ; Ecco il video Censurato

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