L' Opportunità Sovraumana del Genere Umano




Ho scelto di fare il pittore perchè dipingere significa ricordare al mondo che il mondo è bello, che dietro anche al più piccolo dettaglio si nasconde un ordine, un senso che non sempre riusciamo a vedere; la meraviglia non è tanto nelle cose guardate quanto negli occhi che le guardano.

Il cosmo è un canto di bellezza, che può essere innalzato da ogni uomo; ma questa liturgia cosmica è come attraversata da una dissonanza che ostacola sempre più l'uomo a scorgere la bellezza. 
La bellezza ci trasforma, se le permettiamo di parlarci, la sua travolgente potenza può condurci in nuovi spazi, a volte sembra chiederci di cambiare vita.

Ogni uomo è limitato nella sua natura e infinito nei desideri;
come un angelo caduto che ancora ricorda il cielo;
Creato né celeste né terreno affinché si possa superare,
affinché impari a sapersi fermare; Basta muoversi senza regole apparenti tra l' alterazione dei sensi, per accorgersi che le cose attorno a noi cambiano, si modificano in continuazione, per questo è importante non mettere radici, restare leggeri, attenti, in attesa dei brividi lungo la schiena. Esistono percorsi che si aprono spontaneamente ai nostri occhi, se siamo pronti a partire.

Non credere nella grandezza della propria anima, questo è l' ateismo. L'ateo riduce tutto ad un' esistenza fisiologica. Tuttavia ogni ateo o pagano, per quanto voglia far credere il contrario, cerca qualcosa di più.
Non c'è luna che possa brillare senza sole, anche qualora ne ignorasse l'esistenza.Il bisogno fondamentale dell' uomo è la bellezza; quanta poesia inespressa ci portiamo dentro?

La risalita dalla bellezza sensibile alla bellezza delle virtù,
delle realtà spirituali fino alla sorgente della Bellezza,
permette all'anima di essere sempre più bella, tanto da diventare simile a Dio. Questa è l'opportunità sovraumana del genere umano! Osservo le bianche mongolfiere, sono meduse fluttuanti nell'azzurro; ed io, immerso nello stesso azzurro, desidero salire a galla.

Scrive San Gregorio di Nissa:

"Ma sino a quando non potrà essere attuata questa ascesa al cielo, quale vantaggio può dare la conoscenza della felicità celeste? Non costituisce piuttosto un tormento e una delusione?...e perchè allora il Signore ci esorta a una cosa che supera la nostra natura e ci dà un precetto che va oltre le forze umane? 
Ma le cose non stanno così, perchè egli non comanda
di diventare uccelli a coloro che non ha fornito di ali."

Ha detto invece San Giovanni Paolo II:

"L'uomo non è lasciato solo a tentare, in mille modi spesso frustrati, un' impossibile scalata al cielo;
divino e umano s' incontrano in un abbraccio che non potrà mai essere sciolto.
Egli versa la divinità nel cuore malato dell' umanità e, infondendovi lo Spirito del Padre, 
la rende capace di diventare Dio per grazia."




Aggiunge Paul Poupard:


"La Rivelazione ci dice che sorgerà un mondo nuovo, dopo che sarà passata 
la figura di questo.
Noi sappiamo, il nostro cuore lo sa,
che le cose, così come sono, non sono ciò che dovrebbero essere. 
Sappiamo che non siamo quel che dovremmo essere.
Ma l' uomo non può oltrepassare se stesso con le sue sole forze.
L' avvenire assoluto, l' esistenza trasparente,
la prossimità con le cose, 
tutto ciò non può essere altro che un dono di Dio. 
E' di questa promessa che l' arte 
è testimone. Così ogni opera d' arte autentica è profezia di un compimento ultimo; la sua essenza è escatologica."

E per finire V. N. Losskij:

"Il fiore non è l' esito della volontà creatrice:
questi si deve sacrificare
per lasciar posto al frutto, che contiene il germe e il principio di un inizio eterno.
E' in virtù di questo sacrificio che l' arte,
essendo impastata con la materia, lo è di una materia imbevuta di Cielo, ed essendo espressione dell' uomo,
lo è di un uomo radioso di Spirito.
E' in questo movimento che si pone la novità 
dell' artista: rendere partecipe della vita divina l' umanità e, nel contempo, condividere con essa la profondità del suo limite."  

La nostra migliore risposta alla bellezza del mondo è la gioia e la gratitudine! La rivelazione divina non è solo oggetto di contemplazione, ma chiamata a una missione, invito a partecipare all'opera di Dio nella storia.
Agli uccelli hai donato i canti e loro te li rioffrono in cambio,
a me hai donato l'arte e bellezza ti rioffro in cambio.





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