Il Circo in Fiamme

 

Disegno di Kiko Arguello

Un circo in Danimarca prende fuoco.

Il direttore manda il pagliaccio, già truccato e vestito per lo spettacolo, al villaggio vicino per chiedere aiuto.

Il pagliaccio corre e implora gli abitanti di venire subito a spegnere l’incendio, altrimenti il fuoco raggiungerà il villaggio.

Ma la gente, vedendolo vestito da clown, crede che stia solo scherzando, e applaude e ride.

Più lui grida, più la gente si diverte, finché il fuoco arriva davvero, e tutto viene distrutto.

La parabola del pagliaccio e del circo in fiamme, amata e commentata da Benedetto XVI, esprime con forza la condizione della Chiesa nel mondo moderno dove mentre il fuoco avanza, nessuno prende sul serio il pericolo.

Per Ratzinger, questo è il dramma del nostro tempo: la Chiesa annuncia con sincerità e dolore che il mondo rischia di perdersi, ma il mondo non ascolta, credendo che si tratti di parole antiquate o di retorica religiosa.

Il circo in fiamme è l’immagine di una civiltà che brucia, incapace di riconoscere il male e di reagire. Il pagliaccio rappresenta la fede che continua, nonostante tutto, a gridare la verità, nella speranza che qualcuno finalmente comprenda e si salvi.

"La nave è ormai in mano al cuoco di bordo, ciò che trasmette il megafono del comandante non è più la rotta ma ciò che mangeremo domani"

Kierkegaard scrisse queste parole nel suo diario in pieno Ottocento, eppure sembrano quantomai attuali, descrivono infatti molto bene l’epoca disorientata e relativista  in cui viviamo.

Oggi più di ieri si è perso il senso della rotta, gli ideali e le sfide che hanno infiammato le generazioni del secolo scorso sembrano ormai dimenticati, sostituiti dalle mode superficiali.

Se il mondo cade a picco l'importante è non pensarci troppo, l'unica cosa indispensabile è la distrazione, panem et circenses!

E' stato quanto mai paradigmatico l'invito del presidente statunitense George Bush, l'indomani dell'attentato alle Torri Gemelle: "State tranquilli, è tutto sotto controllo, RITORNATE A FARE SHOPPING".

Francesco Astiaso Garcia

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