Mi ha profondamente colpito l’invito di Papa Leone a “fare strada insieme... con coloro che percorrono altri cammini religiosi, con chi coltiva l’inquietudine della ricerca di Dio, con tutte le donne e gli uomini di buona volontà”.
Cosa, se non la bellezza, può rispondere alle inquietudini più profonde del cuore umano?
Num amamus aliquid nisi pulchrum: con questa affermazione retorica, Agostino ci conduce a riflettere su quanto il desiderio di bellezza sia intrinsecamente legato all’amore umano. Egli afferma che: Non possiamo amare qualcosa se non la percepiamo, in qualche modo, come bella. Quando amiamo qualcosa o qualcuno, è perché intravediamo in esso un riflesso, una scintilla, della bellezza eterna. E così, tutti i nostri amori sono – consapevolmente o meno – ricerca del Bello assoluto, cioè di Dio.
L’arte, quindi, diventa uno dei linguaggi privilegiati attraverso cui l’uomo esprime e comunica la sete di infinito, la nostalgia di una Bellezza più grande, che nessuna forma sensibile può contenere del tutto. L’artista che cerca la bellezza vera non si chiude nell’estetismo, ma si apre alla compassione, alla fragilità, alla dignità dell’altro. Il nostro compito, come artisti, è far vibrare il cuore inquieto del mondo. Siamo chiamati a offrire acqua viva a un’umanità assetata di verità e di bellezza. È proprio l’inquietudine a unirci tutti, oltre ogni confine.
Spinto da queste riflessioni, ho voluto scrivere questo breve componimento:
Amiamo forse qualcosa se non è bello?
No, perché nel cuore dell’uomo abita una sete antica:
non di forme vuote,
ma di luce che svela,
di ferite che brillano,
di volti che raccontano l’invisibile.
Non desideriamo nulla, se non ci sfiora l’anima.
L’arte è lo slancio di chi non si rassegna all’opacità del mondo,
e osa cercare il volto di Dio.
Siamo artisti perché siamo amanti,
non c’è bellezza che non porti con sé la nostalgia dell’Eterno.
Il bello salva,
quando è fragile e vivo come l’uomo,
quando è ferito ma non distrutto,
quando ha il sapore della verità.
Noi non decoriamo il mondo.
Noi gli restituiamo il cuore.
La bellezza è compassione, carne e cielo insieme.
Non c’è amore che non cerchi il bello.
Non c’è bellezza che non ci parli dell’amore.
Francesco Astiaso Garcia
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