La Bellezza spiegata ai Bambini







Carissimi Bambini, secondo voi a cosa serve l'arte, a cosa serve la bellezza?
Si potrebbe vivere senza la pittura, senza la musica e senza la poesia?
Ma certo che si direte voi...e allora? perchè dipingere? perchè scrivere o cantare?
Secondo voi, si potrebbe vivere in un mondo in bianco e nero?
Pensateci...certo, sarebbe possibile, a parte per il semaforo :-)
E allora perchè Dio ha scelto di creare il mondo a colori, con infinite sfumature diverse?
E i fiori? non basterebbe una sola specie di fiore per nutrire gli insetti? ...e allora perchè Dio ha creato milioni e milioni di specie tutte diverse?

Ve lo dico io il perchè...perchè la bellezza è innanzitutto una manifestazione d'amore.
L’uomo può vivere senza la scienza, può vivere senza il calcio o senza la televisione, soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere. E' provato che dove manca la bellezza la gente si ammala di tristezza e depressione.

Il creato è così bello perchè Dio ci ama tantissimo, ci vuole talmente bene che ci sorprende continuamente; Come vostro papà che porta i fiori a vostra mamma perchè è innamorato di lei e con la bellezza dei fiori le manifesta il suo affetto...così il Signore ci vuole tanto bene che ci regala intere colline coperte di fiori, ci regala il mare, le montagne e il cielo...e molto di più! Tutta la natura, l'intero creato è un inno d'amore.

O pensate invece che tutto sia un caso?...E' un caso che prima che il sole sparisca dietro le montagne e appaia la luna, il cielo si colori di iridescenze rosse, arancioni, gialle e perfino verdi così spettacolari da togliere il fiato; è un caso che quando piove e c'è il sole si formi così dal nulla l'arcobaleno?...è un caso che sopra ad un sasso cresca un tappetino di muschio verde e sopra al muschio verde cresca un funghetto e che ogni minima parte di questo funghetto sia così bella e così perfetta?  Se avete ancora qualche dubbio ve lo dico io...non è un caso.

Quando leggiamo un libro che ci piace, vediamo un film che ci parla o ascoltiamo una musica che ci commuove, la prima cosa che facciamo è cercare l'autore. Dovremmo fare lo stesso di fronte alla meraviglia della natura.                 
Sono tante le domande che sorgono spontanee:
Chi fa brillare le stelle la notte o dice al mare fin dove deve arrivare e quale sia il limite che non deve superare?
Chi è che fa soffiare il vento e dà quella forma alle montagne, chi fa scorrere l'acqua sui fiumi e poi la trasforma in pioggia che con il freddo diventa neve e ritorna sulle montagne?
Chi ha creato l'occhio e l'ha reso capace di contenere nella sola pupilla intere montagne?
Ci avete fatto caso che le nuvole sono sempre tutte diverse?


Può sembrarvi strano ma c'è un legame tra le conchiglie e le stelle, i pianeti e il guscio di una lumaca! C’è un ordine che si ripete nella bellezza, un criterio comune.
Il caso più sorprendente analizzato al computer è la sequenza ordinata delle migliaia di semi del fiore di girasole che disegnano la stessa spirale che incontriamo nel nautilus marino e nel movimento di pianeti e galassie; Dall'osservazione di queste spirali e di tante altri elementi naturali gli studiosi hanno scoperto la proporzione divina, o sezione aurea, in poche parole hanno scoperto che il bello dipende dalla misura, dall'ordine e dalla proporzione. A rispettare le proporzioni della sezione aurea sono moltissimi organismi viventi, dai pesci agli uccelli, le farfalle  e le piante.

La bellezza si può definire come giusta proporzione tra le parti. 

Scultori, pittori e architetti si servirono moltissimo della sezione aurea: la Grande Piramide di Cheope, il Partenone di Atene, l'Arco di Costantino, il Pantheon di Roma, l'Acquedotto di Segovia, hanno dimensioni calcolate secondo le proporzioni della sezione aurea.


Dai tempi pagani fino ad oggi, in ambienti non solo cristiani, ma anche ebraici, mussulmani e buddisti, innumerevoli scienziati e artisti, studiando e osservando la natura, hanno scorto in tutte le sue sfaccettature le impronte digitali di Dio che si nasconde e allo stesso tempo si rivela, lasciando tracce, indizi, segnali della sua creazione. Anche molti atei pur dichiarandosi non credenti, riconoscono dietro l'immensa meraviglia della bellezza dell'universo un senso di mistero che in qualche modo li interroga sull'eterno o li porta ad accostarsi a Dio, avvicinandolo almeno come "sconosciuto". 

Per questo la bellezza è il linguaggio che supera le differenze, il ponte che unisce l'umanità.


Non tutti gli uomini però conservano la capacità di vedere il creato e riconoscervi l'impronta di Dio, perciò sono necessari gli artisti che non si limitano a mostrare le cose belle ma insegnano piuttosto a riconoscere la Bellezza. 
La Bellezza non è solo nelle cose guardate, è soprattutto negli occhi di chi guarda!
Oggi purtroppo la facoltà di vedere è in declino.

Per questo ho scelto di fare il pittore, dipingere significa ricordare al mondo che il mondo è bello, che dietro anche al più piccolo dettaglio si nasconde un ordine un senso che non sempre tutti riescono a vedere. Scrive un famoso critico, Walter Benjamin:
"La natura è un insieme di simboli e geroglifici che l’artista interpreta e traduce, egli è il decifratore del linguaggio segreto dell'Universo"
Avete capito che significa questo? Conoscete i geroglifici egiziani, senza qualcuno che ce li interpreta non capiamo nulla, così accade anche con le note musicali, per chi non conosce la musica sono solo dei segni senza significato – l’artista non è solo uno che sa dipingere, è uno studioso della natura, un ricercatore, un interprete della lingua più bella del mondo che è quella della bellezza. Il linguaggio segreto dell'Universo, la logica che decifriamo dalle leggi fondamentali della natura, la logica che accomuna scienziati e artisti.


E' compito dell’artista quindi insegnare a guardare e riconoscere la meraviglia che ci circonda per impedire che le persone diano il mondo per scontato...
Per ogni indifferente c’è un artista che ha fallito.

La dignità dell’artista sta nel suo dovere di tenere vivo il senso di meraviglia del mondo. 
Il mondo non perirà per mancanza di meraviglie ma per mancanza di meraviglia”, di stupore. Non c'è niente di più triste della noia dell'abitudine, non c'è niente di più triste dell'indifferenza! Dobbiamo combattere tutti l’indifferenza, l’abitudine, il piattume.
E' importantissimo conservare la capacità di stupirci, di emozionarci.

E sapete chi più di ogni altro conserva la capacità di stupirsi e di emozionarsi?
Voi bambini!! Perchè voi vedete le cose sempre come nuove e sapete essere attenti a quei dettagli che molto spesso sfuggono ai grandi, troppo impegnati e indaffarati in mille cose. Per questo sono felice di scrivere per voi, lo sapete, artisti e bambini vanno sempre d'accordo perchè si somigliano. Ma dovete stare attenti a non perdere mai quella grande capacità di stupore e meraviglia che vi contraddistingue;

Il pittore Russo Kandinski ha scritto a proposito:

Così sperimenta il mondo il bambino, per il quale ogni oggetto è nuovo.
Vede la luce, ne è attratto, vuole afferrarla, si scotta le dita ed inizia ad avere paura e rispetto per la fiamma. Poi impara che la luce ha anche effetti positivi: dissipa il buio, allunga il giorno, può scaldare, cuocere, essere uno spettacolo piacevole da vedere.
Sommate queste esperienze, la conoscenza della luce è compiuta, e le nozioni relative vengono immagazzinate nel cervello.
L’interesse forte ed intenso sparisce e la spettacolarità della fiamma lotta contro l’assoluta indifferenza. Così, a poco a poco, il mondo perde il suo incanto.
Si sa che gli alberi danno ombra, che i cavalli corrono veloci e le automobili velocissime, che i cani mordono, che la luna è lontana, che la figura nello specchio non è vera”.


Per concludere, ricordatevi sempre che la bellezza è la prova che il mondo è frutto dell'amore; se il mondo non è tutto un caso allora Dio esiste e ci ama tantissimo, allora la vita è una cosa meravigliosa! Possiamo amare veramente solo se prima ci sentiamo amati anche noi scoprendo quindi una profonda fiducia e speranza nell'esistenza.

Capite l'importanza di tutto questo?

Pensate che san Francesco d'Assisi era tanto sensibile alla meraviglia del creato che qualsiasi cosa bella vedeva lodava il Signore e considerava tutti fratelli, anche gli alberi, i ruscelli o gli animali. Ha pure scritto un libro, Il Cantico delle Creature, dove ringrazia Dio per tutto quello che ci ha donato nel mondo.
Qualcuno lo considerava un po' pazzo perchè parlava con gli uccellini ma non sapete quanto questo mondo ha bisogno di questo tipo di pazzia. Non abbiate paura di essere voi stessi, anche se vi sentite un po' strani fuggite la normalità a tutti i costi.

Mio papà quando ero piccolo e mi emozionavo per una cosa bella, mi diceva: " Devi benedire il Signore quando vedi qualcosa di bello, perchè è Lui che fa le cose belle e fa piovere sui buoni e sui cattivi, fa sorgere il sole sui giusti e sugli ingiusti."


Quindi visto che il mondo è pieno di cose belle, sono tanti e continui i motivi per ringraziare il Signore e benedire Dio. E’ triste l’ingratitudine di chi da tutto per scontato, ci porta verso la noia e il non senso.
La nostra migliore risposta alla bellezza del mondo è la gioia e la gratitudine.

SIATE FELICI !!!!


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